“Il Rotary per Eistein Telescope  a Sos Enattos”

Cagliari, martedì 20 marzo 2024. la suggestiva cornice  del T Hotel, ha ospitato ieri il convegno e la tavola rotonda  sul tema: “Il Rotary per Eistein Telescope  a Sos Enattos”,   incentrato sul progetto Einstein Telescope Infrastructure Consortium (ETIC), finanziato con 50 milioni di euro attraverso il Piano nazionale di Ripresa e Rresilienza, per supportare la candidatura dell’Italia ad ospitare in Sardegna, il più grande rilevatore di onde gravitazionali al mondo.

La serata ha avuto inizio con l’indirizzo di saluto del Dottor Remo Ortu, Presidente del Rotary Club di Quartu Sant’ Elena (che ha  organizzato l’evento informativo in collaborazione degli altri  Club Rotary dell’area metropolitana del Capoluogo), rivolto ai qualificati relatori ed al numeroso pubblico convenuto.

Il Dottor Ortu, nel premettere che il Progetto dell’Einstein Telescope  riveste una valenza primaria per la comunità scientifica mondiale, sottolinea che la relative realizzazioni  infrastrutturali, unitamente alla gestione operativa e logistica degli impianti, prefigurano ricadute altamente qualificate per il territorio    direttamente interessato e per l’intera Isola.  

Infatti, l’Einstein Telescope sarà una infrastruttura strategica per la ricerca in  fisica fondamentale e astrofisica nelle prossime decadi, nonché, la  principale  iniziativa europea per la realizzazione di un’Infrastruttura di ricerca,  destinata ad avere  un impatto di livello mondiale per le prospettive che potrà aprire in termini sia di nuove conoscenze scientifiche sull’origine del Cosmo, sia di innovazione tecnologica; è ritenuto il progetto di punta del programma scientifico Europeo, tanto da essere incluso dal 2021 nella roadmap di ESFRI (European Strategy Forum on 

Research Insfrastructures), con una proposta a guida italiana, supportata da Belgio, Paesi Bassi, Polonia e Spagna.  

L’entità del Progetto (che l’Italia intende ospitare in Sardegna e, precisamente nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos – territorio di Lula- perchè garantisce gli indispensabili presupposti tecnico- ambientali) e delle relative ricadute socio-economiche è, inoltre, riscontrabile dal volume degli investimenti finanziari stimati in circa   6 miliardi  di Euro in 9 anni e dagli oltre 36 mila posti di lavoro (in gran parte altamente qualificati), che saranno creati.

Il Consorzio specificatamente costituito e  guidato dall’Istituto di Fisica Nucleare, si occuperà per i prossimi 30 mesi della realizzazione dello studio di fattibilità e della caratterizzazione del sito italiano, nonché della creazione di una rete di laboratori di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie, che saranno adottate dal nuovo osservatorio gravitazionale.

Il programma dei lavori del Convegno è stato finalizzato a creare un’occasione di incontro tra i rappresentanti dei numeri soggetti coinvolti in questa iniziativa di primaria valenza scientifica: dalle istituzioni alla comunità di ricerca, dalla cittadinanza alla diplomazia scientifica, per presentare e per discutere di Einstein Telescope, delle esigenze anche formative che esso postula, dell’ampio ventaglio di  opportunità connesse e delle relative ricadute socio-economiche.

Il convegno si è sviluppato con  gli interventi di :

Alessandro Cardini (Direttore INFN Cagliari) “Che cos’è Einstein Telescope “;

Gaetano Schillaci (INFN-Lab. Naz.SUD RUP per PNNR Etic “A che punto è l’opera”;

Bachisio Bandinu (Antropologo e scrittore) “Due culture che si incontrano”.

A seguire è proseguita la tavola Rotonda con gli interventi di Mario Calia, Sindaco di Lula, Pasquale Mereu, Sindaco di Orgosolo, Federica Govoni, Direttrice Inaf-OAC, Maurizio BOI Amm. Consorzio Leonardo,  Sandro Catta Consiglio Nazionale Ingegneri, con delega LLPP, Bachisio Bandinu, Alessandro Cardini, Gaetano Schillaci, ha moderato Matteo Serra INFN, responsabile della comunicazione ET Italia.

All’evento hanno preso parte autorità rotariane del Distretto 2080 e numerosi soci ed ospiti dei club Rotary cittadini, qualificati rappresentanti del comitato tecnico-scientifico,  nonché delle istituzioni regionali  e del territorio.

La trattazione dei temi, per l’attualità dei contenuti, le modalità di trattazione, che hanno stimolato l’attivo coinvolgimento dei presenti  e l’indiscutibile levatura delle tesi esposte, hanno suscitato grande apprezzamento e spunti di riflessione nella folta e qualificata platea, che non ha voluto mancare a questo ennesimo evento culturale organizzato dal RC di Quartu e finalizzato alla corretta conoscenza dei progetti che coinvolgono l’ambito locale per propiziare, in definitiva,  una più ampia consapevolezza sociale.

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